Bonus Mamme Lavoratrici 2025
In attesa delle istruzioni dall'INPS ecco le informazioni essenziali sul nuovo bonus per le madri lavoratrici: requisiti, importi e modalità di richiesta.
La Rivoluzione Normativa del 2025
Il panorama del sostegno alle madri lavoratrici ha subito una trasformazione radicale nel corso del 2025. Inizialmente, la Legge di Bilancio 2025 aveva previsto un esonero contributivo, ma il Decreto Economia (D.L. n. 95/2025), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno 2025, ha completamente stravolto questo scenario.
Cambiamenti Sostanziali nel Decreto
Posticipo dell'Esonero
Il decreto ha operato una vera e propria sostituzione: ha posticipato al 2026 l'esonero originariamente previsto dalla Legge di Bilancio
Nuovo Bonus 2025
Ha istituito per il 2025 un bonus completamente diverso
Aumento dei Fondi
Il cambiamento più significativo riguarda i fondi stanziati, che sono stati aumentati da 300 milioni a 480 milioni di euro, dimostrando un impegno maggiore verso questa categoria di lavoratrici
Chi Può Accedere al Bonus
Il bonus è riservato alle lavoratrici madri che operano in specifici ambiti lavorativi. Possono beneficiarne le lavoratrici dipendenti, ma con un'esclusione categorica importante: i contratti di lavoro domestico sono espressamente esclusi. Questo significa che colf, badanti e collaboratrici domestiche non possono accedere alla misura.
Lavoratrici Autonome Beneficiarie
Le lavoratrici autonome rappresentano il secondo gruppo di beneficiarie. Devono percepire redditi di lavoro autonomo o d'impresa, ma non possono operare in regime forfettario. È inoltre necessario che siano iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, categoria che comprende le casse di previdenza professionali e la gestione separata INPS.
Novità per i Contratti a Termine
Una novità fondamentale del 2025 riguarda i rapporti di lavoro a termine. Il nuovo decreto valorizza espressamente il rapporto di lavoro subordinato a termine, aprendo il beneficio anche a questa categoria di lavoratrici che in passato poteva incontrare maggiori difficoltà nell'accesso ai sostegni.
I Requisiti di Accesso: Una Struttura Articolata
1
Composizione Familiare
I requisiti per ottenere il bonus presentano una complessità che richiede particolare attenzione. Il primo requisito fondamentale riguarda la composizione familiare: è necessario avere almeno due figli per poter accedere al beneficio.
Durata del Beneficio: Madri con Due Figli
Il sistema di durata del beneficio segue una logica a due livelli che dipende dal numero di figli. Per le madri con esattamente due figli, il bonus è riconosciuto fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Questo rappresenta il caso base della misura.
Durata del Beneficio: Madri con Più di Due Figli
Estensione del Beneficio
Per le madri con più di due figli, la situazione diventa più articolata. Il beneficio si estende fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo
Condizione Particolare
Questa estensione è soggetta a una condizione particolare: si applica soltanto se il reddito da lavoro non deriva da attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato, oppure per i mesi in cui non sussiste un rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Trattamento Differenziato
Questa distinzione è cruciale perché crea un trattamento differenziato basato sulla tipologia contrattuale
Limite Reddituale
40.000€
Il limite reddituale rappresenta un vincolo trasversale: il reddito da lavoro non deve superare i 40.000 euro annui, indipendentemente dal numero di figli o dalla tipologia contrattuale.
Il Valore del Bonus e le Modalità di Erogazione
40€
Importo Mensile
Il bonus presenta caratteristiche economiche precise e vantaggiose. L'importo è fissato in 40 euro mensili
480€
Importo Annuale
Su base annuale corrispondono a 480 euro
0%
Imposizione Fiscale
Questa somma gode di un trattamento fiscale favorevole: è completamente non imponibile ai fini fiscali e contributivi, rappresentando quindi un beneficio netto per le lavoratrici
Tempistiche di Erogazione
La modalità di erogazione segue una logica particolare che merita spiegazione. Tutte le mensilità spettanti, da gennaio a novembre 2025, verranno corrisposte in un'unica soluzione nel mese di dicembre 2025, contestualmente alla liquidazione della mensilità di dicembre. Questa scelta non è casuale: deriva dalla necessità di verificare a consuntivo il rispetto del limite reddituale di 40.000 euro su base annuale.
Ruolo dell'INPS nell'Erogazione
L'ente preposto all'erogazione è l'INPS, che procederà su domanda delle interessate utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Al momento della stesura di questa guida, si attendono ancora le istruzioni dettagliate dell'istituto sulle modalità precise per la presentazione della domanda.
Le Regole di Alternatività e Compatibilità
1
Alternatività con Incentivi Precedenti
Il bonus 2025 presenta un sistema di regole che governa la sua compatibilità con altri benefici. È espressamente alternativo a un precedente incentivo disciplinato dall'articolo 1, comma 180, della Legge 30 dicembre 2023, numero 213.
2
Incentivo Precedente
Questo precedente incentivo prevedeva fino a 250 euro di contributi mensili in meno senza un limite reddituale, rappresentando quindi un beneficio potenzialmente più vantaggioso per alcune categorie.
Regole di Accesso per Beneficiarie di Incentivi Precedenti
La regola generale stabilisce che non possono accedere al nuovo bonus le madri a tempo indeterminato che già beneficiavano dell'incentivo precedente. Tuttavia, l'INPS ha chiarito che se nel corso del 2025 si verificassero nuove condizioni, come la nascita di un altro figlio, sarebbe possibile presentare richiesta per il nuovo bonus, anche se si era già usufruito della versione 2024.
Il Quadro Europeo di Riferimento
La misura agevolativa si inserisce nel quadro normativo europeo degli aiuti di Stato, applicandosi secondo le regole del regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti "de minimis". Questo regolamento prevede una soglia massima triennale di 300.000 euro per beneficiario, stabilendo quindi un limite complessivo agli aiuti che una stessa impresa o lavoratrice può ricevere nell'arco di tre anni.
Risoluzione delle Incertezze Operative
Inizialmente erano sorti dubbi su come le aziende avrebbero potuto riconoscere l'esonero, considerando la condizionalità legata al reddito e la necessità di ripartire lo stanziamento dei fondi. Il nuovo decreto ha cercato di risolvere queste incertezze attraverso la definizione di un importo fisso e di modalità di erogazione centralizzate tramite INPS.
Prospettive Future e Considerazioni Conclusive
Misura di Transizione
Il Bonus Mamme Lavoratrici 2025 rappresenta una misura di transizione verso un sistema più strutturato
Esonero dal 2026
Dovrebbe entrare in vigore dal 2026 con l'esonero originariamente previsto dalla Legge di Bilancio
Maggiore Certezza
L'aumento significativo del fondo disponibile e la definizione di un importo fisso rappresentano elementi di maggiore certezza per le potenziali beneficiarie
Consigli Pratici per le Beneficiarie
Le lavoratrici interessate dovranno monitorare attentamente le comunicazioni dell'INPS per conoscere le modalità operative di presentazione della domanda. La complessità dei requisiti, particolarmente per quanto riguarda la distinzione tra rapporti di lavoro a tempo determinato e indeterminato per le madri con più di due figli, richiederà probabilmente un supporto professionale per molte potenziali beneficiarie.